Storia del panificio

La storia del panificio pasticceria Capello Angelo Cossano Belbo

Il Forno di Capello di Capello Angelo – Cossano Belbo

La storia

Capello Pietro 1 generazione
Capello Pietro

La ditta Capello, costruita sulle radici di cultura ed esperienza, tramandata attraverso cinque generazioni: Capello Pietro, Attilio, Leonardo e oggi con Capello Angelo e  i figli Diego e Daniele che attualmente gestiscono la panetteria.

 

Capello Attilio
Capello Attilio

L’attività prevalente è sempre stata quella di prestinaio ovvero il panettiere di oggi. Con il passare degl’anni e con il susseguirsi delle generazioni, ebbe inizio anche la produzione di torte di nocciola, amaretti, brutti e buoni, panettoni, colombe pasticceria fresca e secca, e torte con crema e panna.

 

 

capello leonardo
Capello Leonardo

Oggi siamo giunti alla quinta generazione grazie alla quale è stata introdotta la lavorazione di cioccolato con  la produzione di cioccolatini ripieni, gianduiotti e nel periodo pasquale con la fabbricazione  di uova  decorate rigorosamente a mano.

 

 

Capello Angelo
Capello Angelo

 

Da fine ottocento ad oggi la ditta  Capello è sempre stata attiva tramandando di generazione in generazione esperienza tradizione e genuinità di un tempo.

 

 

Capello Daniele e Diego
Capello Daniele e Diego

La nostra pasticceria è situata in un piccolo paesello di langa: Cossano Belbo. Terra nota per la sua splendida natura, i suoi profumi e gli indimenticabili sapori. La cucina piemontese, offre uno sguardo al territorio focalizzandosi sullo slow food: ingredienti saporiti e immense varietà di piatti indimenticabili.  La luna e i falò, Il partigiano Johnny, I 23 giorni della città di Alba sono solo alcune fra le opere letterarie di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio che citano Cossano Belbo, piccolo paese nel cuore della Valle Belbo e della Bassa Langa, ricordato dai due noti scrittori per importanti vicende partigiane.
Vestigia romane, ritrovate un po’ ovunque nel territorio comunale, ne raccontano antiche origini probabilmente negli anni dell’imperatore Caracalla. Il primo documento storico a noi noto nel quale viene citato il Comune di Cossano è l’Editto Imperiale del 31 Luglio 1001, con il quale Ottone III conferma in feudo al marchese Oldrico Manfredo il territorio della Valle Belbo. L’episodio più citato risale al 4 marzo 1274, con la battaglia tra l’esercito astigiano e quello fedele a Carlo d’Angiò.
Questo piccolo centro, specchio autentico dei valori e dei sapori della terra di Langa, è situato a pochi minuti dai principali luoghi di riferimento del territorio: 30 Km per raggiungere Alba, la capitale del tartufo e delle Langhe, altri 30 lo dividono da Asti, 10 minuti per arrivare a Canelli la cittadina famosa per il Moscato bianco  e 15 km per raggiungere Cortemilia, regno della nocciola tonda gentile. Cossano presenta tre diverse fasce nel suo attuale assetto: le colline del moscato che si aprono verso l’ampio bacino del Belbo, i vigneti di Dolcetto, ed infine la strada di Scorrone, che s’inerpica tra i noccioleti verso l’alta Langa.